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lunedì 12 maggio 2008

«Karl Richter in München 1951-1981» un volume di 275 pagine, accompagnato da una trilogia in quattro DVD della durata di circa cinque ore e mezza




«Karl Richter in München 1951-1981» Solisten-Konzerte-Tourneen

CONVENTUS MUSICUS CM 2130

135 (2 DVDVIDEO)

«Karl Richter in München 1951-1981» Bach-Chor und Bach-Orchester

CONVENTUS MUSICUS CM 2131 

92:00

«Karl Richter in München 1951-1981» Interpretation und Faszinosum

CONVENTUS MUSICUS CM 2132 

92:00


Si tratta di un documento a dir poco eccezionale (una trilogia in quattro DVD che accompagna l'omonimo volume «Karl Richter in München 1951-1981», entrambi curati da Johannes Martin), contenente inediti filmati di concerti e tournée del Münchner Bach-Chor e della Münchner Bach-Orchester guidati da Karl Richter, commentati dalle preziosissime interviste degli artisti (cantanti e strumentisti) che hanno accompagnato Richter nel corso della sua luminosa carriera.

Il programma del primo DVD si apre con un collage di piccoli filmati, che oserei definire commoventi, in cui si vede Richter impegnato in una serie di tournée per il mondo. Si possono gustare i momenti di pausa prima dei concerti, dove emerge l'affabilità e la simpatia del grande interprete bachiano. Richter ride e scherza con i suoi musicisti sul treno verso l'Unione Sovietica, oppure aspetta il treno che lo porterà ad effettuare il tour italiano. Possiamo vederlo in traghetto a Venezia, o scorgerlo mentre legge «L'Avvenire d'Italia». Ora è a Parigi, poi ad Oxford, a New York, a Tokyo etc.

Dopo questa «familiare» introduzione (accompagnata dal Mottetto Singet dem Herren di Bach registrato durante la Bach-Fest del 2 maggio 1967), prendono il via le numerose interviste ai solisti della Münchner Bach-Orchester ed ai cantanti protagonisti di concerti e registrazioni discografiche. L'ineccepibile intervistatore (ex-corista del Münchner Bach-Chor), Johannes Martin, riesce a far sgorgare dai cuori di Aurèle Nicolet, Ursula Buckel, Hertha Töpper, Kieth Engen, Elmar Schloter, Johannes Fink, etc. i ricordi personali, carichi di ammirazione ed affetto, dell'indimenticabile organista, cembalista e direttore.

Il primo a prendere la parola non è un cantante, bensì il figlio del Decano della Markuskirche, Karl Heckel. Egli racconta del primo incontro del padre, Dr. Theodor Heckel (che fu Decano di S. Marco a partire dal 1950), con Richter e la visita all'organo «Steinmeyer». Richter dapprima suonò, naturalmente a memoria, la Toccata in re ed il Corale Wachet auf di Bach e poi la Fantasia e fuga B-A-C-H di Reger, dimostrandosi un vero «mago» nell'arte della registrazione, nonché degno allievo di Karl Straube. 

Tra le meravigliose e copiose testimonianze raccolte in questi DVD citiamo solo: il ricordo dei solisti - Antonia Fahberg, Hertha Töpper, Ernst Haefliger e Kieth Engen - che parteciparono nel 1958 alla prima registrazione della Matthäus Passion per Archiv, accompagnato dai  rari filmati dell'epoca che mostrano le prove ed il montaggio in studio. Questa straordinaria esecuzione figurò per diversi decenni nel catalogo Deutsche Grammophon come l'unica versione disponibile, e nel 1965 ne furono vendute in tutto il mondo circa cinquantamila copie.

Il DVD si chiude con le immagini, intrise di rasserenante tristezza, della tomba di Karl Richter, immersa nel verde del cimitero di Enzenbühl, mentre scorre la musica del Dona nobis pacem della Messe in H-moll nella trasfigurante versione live del 20 luglio 1980 presso la Basilica di Ottobeuren. 

Se il primo doppio DVD si concentra prevalentemente sulle figure dei solisti che collaborarono con Richter (siano essi cantanti o strumentisti), il secondo, invece, è quasi interamente dedicato al Münchner Bach-Chor; come dire, un'unica entità artistico-musicale sotto l'egida di Richter, diciamo pure una «protesi» delle enormi mani e degli agili piedi del St. Markus-Organist. Mentre, il terzo DVD narra circa «l'interpretazione ed il fascino», imprescindibile binomio e chiave di lettura per capire l'enorme attrazione che ancora oggi - in clima di assodata e universalmente riconosciuta nozione di prassi esecutiva storica - esercita il Bach «romanticizzato» di Karl Richter, sempre: «nuovo, attuale e moderno» (Aurèle Nicolet). 

Nel secondo DVD troviamo alcune sorprendenti testimonianze storiche circa l'iter da seguire per essere ammessi nel Münchner Bach-Chor: prova del registro vocale, riconoscimento degli intervalli, vocalizzi... Ed è proprio Karl Richter in persona ad accompagnare al pianoforte i giovani aspiranti coristi. Questo spezzone di filmato - sommato ad altri sei per un totale di circa quindici minuti - fa parte di un film realizzato nel 1968 da Friedrich Müller per la ZDF dal titolo «Karl Richter und sein Bach Chor». La pellicola è in bianco e nero, ma alcuni momenti come le prove della Johannes Passion al Deutsches Museum di Monaco, della Cantata Wachet! betet! betet! wachet! presso la Musikhochschule con Elmar Schloter al piano o l'intervista a Richter, si possono ritrovare a colori nel film «Karl Richters Vermächtnis» realizzato nel 1986 da Tobias Richter (pubblicato recentemente in DVD dalla Unitel-D. G.).

Ma non è finita qua, scopriamo ancora notizie davvero succose e che interessano il rapporto del Bach-Chor con l'Italia. Ed è niente di meno che Heinz Geisel (gerente del Münchner Bach-Chor dal 1954 al 1969) ad aprire l'album dei ricordi raccontando del primo viaggio del Bach-Chor in Italia, dietro interessamento del grande direttore d'opera Alberto Erede (1909-2001). Era il lontano 1957 e Richter con il suon coro fecero tappa a Trieste, Venezia, Bologna, Firenze, Roma e Palermo. L'anno seguente furono a Trieste, Genova, Milano, Parma, Firenze, Roma, L'Aquila e Palermo. Poi nel 1964  a Torino,  Milano, Vicenza,  Firenze, L'Aquila, Palermo e Monreale, ed infine nel 1967  a Torino, Vicenza, Parma e Lucca. Tra le numerose testimonianze dei coristi: Bruni Thauer, Heinrich Geierstanger, Willi Elsdörfer, Siegfried Scharrer, Gabi Weinfurter - intervistati presso la St. Markus-Kirche di Monaco -abbiamo scelto di riportare le parole del corista Jürgen Rasch circa il suo primo viaggio in Italia: «Il mio primo viaggio di concerto come corista del Bach-Chor fu in Italia, nel 1964. Siamo partiti alla mattina da Monaco di Baviera con il treno, 24 ore dopo eravamo in Calabria, da lì con il traghetto per la Sicilia. Dopo 36 ore di viaggio eravamo in hotel a Palermo. Un'ora dopo eravamo già in partenza con l'autobus per Monreale. [...] L'orchestra stava già provando nella Basilica di S. Maria La Creazione di Joseph Haydn. Nessuno di noi dimenticherà l'instante, in cui, sotto gli avvolgenti suoni della musica di Haydn, siamo entrati per la prima volta in questa enorme chiesa con meravigliosi mosaici e nell'abside la grande figura di Cristo.». Tutto ciò viene raccontato mentre scorrono le immagini «amatoriali» del viaggio in Italia, tra le quali, ad un occhio, esperto non potrà certo sfuggire  Karl Richter dormiente nello scomparto del treno.

Il terzo DVD è particolarmente interessante, non tanto per filmati inediti (tranne uno spezzone in cui si vede Richter che suona la d moll-Toccata all'organo neobarocco costruito da Hans Ott per la St. Markus-Kirche), quanto per i confronti di uno stesso brano in molteplici interpretazioni dal vivo che vanno dagli anni '50 agli anni '70. Citiamo come esempio l'Aria per tenore «Ach, mein Sinn» dalla Johannes-Passion messa a confronto nelle versioni live del 1957 e del 1963 (Ansbach), del 1968 (Mosca) e del 1976 (Monaco di Baviera). Una completamente diversa dall'altra per pathos, tempo, fraseggio, dinamica ed ispessimento-alleggerimento dell'organico strumentale.

L'intera trilogia richteriana realizzata con passione, competenza ed alto senso storico da Johannes Martin è acquisibile presso il Conventus Musicus di Dettelbach.


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