Translate

sabato 28 aprile 2012

Preludio d'organo (maggio 2012)



PRELUDIO D’ORGANO
IN SAN LUCA
Giuseppe Rotelli (1901)
5 maggio 2012 ore 17, 30

PROGRAMMA
«Musica francese per organo tra Otto e Novecento
un tributo a Louis Vierne (1870-1937)
nel 150° anniversario della nascita 
di Giuseppe Rotelli (1862-1942)» [I]
Vierne tra liturgia e organo

Cortège
[Improvvisazione ricostruita da Maurice Duruflé]

Introït
[Messe basse op. 30, n. 2]

Berceuse (sur les paroles classiques)
[24 Pièces en style Libre op. 31, n. 19]

Choral
[24 Pièces en style Libre op. 31, n. 16]

Communion
[Triptyque pour grand Orgue op. 58, n. 2]


Michele Bosio, organo


giovedì 19 aprile 2012

Vierne tra liturgia, organo e canto


Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna
Aula Respighi, mercoledì 18 aprile 2012
ore 10.30-13 e 15-17

Vierne
il quadro e la cornice
Una giornata di studio sul grande organista francese e il suo mondo fra Otto e Nove

a cura di Piero Mioli


Curricoli ed estratti


Michele Bosio
Laureatosi con lode in Musicologia presso l’Università degli Studi di Pavia, Michele Bosio si occupa di ricerca musicologica pubblicando saggi e articoli per riviste specializzate, sia italiane che estere. La sua tesi La Premiata Fabbrica d’Organi di Giuseppe Rotelli a Cremona (1894-1937) ha vinto il Premio “Tansini-Sovena” (2007). Ha curato la prima edizione a stampa di alcune composizioni per organo di autori italiani del Novecento storico. È attivo come giornalista pubblicista per il mensile nazionale «Musica» (Zecchini). Ha svolto attività di tutorato (Avviamento alla Filologia musicale e Organologia musicale moderna/Conservazione e restauro degli strumenti musicali) presso l’Università degli Studi di Pavia. È stato per anni docente di Storia della Musica presso l’Istituto Musicale “G. P. da Palestrina” di Castel San Giovanni (Pc). Recentemente è stato nominato presidente della Commissione musicale in seno all’A.D.A.F.A. (Sodalizio cremonese fra Artisti e Amatori d’Arte – storica istituzione culturale nata nel 1928).

Il tema della presente relazione – Vierne tra liturgia, organo e canto – suggerisce un tentativo di inquadramento storico delle opere di Louis Vierne che rientrano a pieno diritto nell'azione liturgica, ma anche di quelle composizioni che si adattano alle esigenze della musica da chiesa o che rivestono particolari tinte paraliturgiche-devozionali.
La parabola artistica di Vierne si apre e si chiude con la musica da chiesa, infatti il primo brano a essere pubblicato fu il Verset fugué sur «In exitu Israël», che risale al maggio del 1894 – in verità, le composizioni più antiche risalgono al 1886 e sono proprio due mottetti sacri, Tantum ergo e Ave Maria – mentre l'opus ultimum è la sofferta e visionaria Messe basse pour les défunts.
Tra la chiesa di St. Sulpice – dove Vierne visse per otto anni l'intensa esperienza di assistente dell'organista titolare, il celeberrimo Charles-Marie Widor – e la cattedrale di Notre Dame – presso la quale fu organista titolare a partire dal 24 maggio 1900, sino alla morte (avvenuta il 2 giugno 1937 nel principio di una improvvisazione sopra il tema gregoriano della Salve Regina, poco prima della fine di un recital a Notre-Dame) – il Nostro passerà dalla composizione delle prime «Perle di freschezza e ingenuità» alle mature e tarde «impressioni mistiche di monastica semplicità» attraversando un doloroso periodo pervaso da «un profumo, un colore, un'ombra di solitudine» (Bernad Gavoty).

lunedì 9 aprile 2012

VIERNE il quadro e la cornice – giornata di studio sul grande organista francese








Mercoledì 18 aprile 2012

Sala Respighi del Conservatorio 
“G. B. Martini” di Bologna


ore 10.30-13 e 15.30-17.30

Una giornata di studio sul grande organista francese e il suo mondo fra Otto e Novecento
a cura di Piero Mioli


Interventi
Arturo Sacchetti, La creatività di Vierne in riferimento all’arte organaria del suo tempo
Diego Innocenzi, La musique vocale sacrée en France au temps de Vierne
Massimo Nosetti, La forma della sinfonia per organo e il fondamentale sonatismo di Vierne
Attilio Piovano, Pièces de fantaisie all’organo
Michele Bosio, Vierne tra liturgia, organo e canto


Francesco Tasini, L'«Esthétique de l'orgue» (1923) di Jean Huré, specchio delle tendenze organologiche nella Francia del primo ’900
Andrea Macinanti, L’edizione Bach / Vierne. Tra didattica e prassi esecutiva
Giuseppe Clericetti, Vierne memorialista (e il maestro Widor)
Piero Mioli, Dalla bibliografia: Widor, Bossi, e Vierne?



La figura di Louis Vierne, nota in Italia sicuramente agli organisti ma meno a musicisti di altra estrazione culturale, merita assolutamente una focalizzazione di interesse, segnatamente nella città e nel Conservatorio di Bologna, storicamente attenti alle nuove esperienze compositive di tutti i periodi storici e in particolare alla musica strumentale a cavallo fra il XIX e XX secolo, in controtendenza con l'imperante e preponderante interesse nazionale per l'opera. Non a caso compositori che a questo scopo hanno dedicato la loro vita hanno dato il loro contributo alla vita musicale della città e del suo liceo musicale; basti citare, fra i tanti, i nomi di Ferruccio Busoni, Giuseppe Martucci, e Marco Enrico Bossi. Quest'ultimo può senz'altro essere affiancato in modo particolare a Vierne, in quanto di poco distante come periodo di attività e molto vicino a lui per linguaggio e, ovviamente, interesse per la produzione organistica.