Vedendo ed ascoltando il dvd di Enrico Viccardi si ha subito la percezione della perfetta sintonia tra artista e regista. Il modo di suonare di Viccardi rivela una straordinaria maturità espressiva, assolutamente evidenziata dalle riprese di Federico Savio. Si avverte una tensione palpabile che scaturisce sin dal primo accordo della granitica Fantasia e Fuga in sol BWV 542 e che man mano cresce, attraverso la vorticosa Triosonata n. 2 in do BWV 526, sino a raggiungere l’apice del pathos (anche grazie alla quasi totale assenza di tagli in fase di montaggio) nel severo Preludio e Fuga in mi BWV 548, che Spitta romanticamente definiva come «una sinfonia in due movimenti».
Il presente dvd non solo riveste un alto rilievo dal punto di vista estetico, ma soprattutto dal punto di vista didattico. Naturalmente per la scelta degli strumenti (due organi, uno grande - «Mathis» della chiesa abbaziale di Muri-Gries, Bolzano - per l’esecuzione e uno piccolo - «Mascioni» della chiesa di S. Abbondio in Cremona - per la presentazione, entrambi «alla tedesca», ma che si trovano o sono stati costruiti in Italia); per l’eccezionale perizia di tocco funzionale ad un fraseggio impeccabile parimenti scaturiti da una musicalità tutta italiana, quella di Enrico Viccardi, ma che ha «sciacquato i panni» alla fonte del grande mentore Michael Radulescu (il tutto ricalcato puntualmente dalla analitica regia di Savio).
Infine, per gli esempi musicali espletati dall’interprete prima dell’esecuzione dei brani, così da «prendere per mano» l’ascoltatore e guidarlo attraverso i simboli, le proporzioni e le forme dell’universalità musicale di Johann Sebastian Bach.
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