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lunedì 7 luglio 2008

Ricordando i mandolinisti di Cremona



I primi documenti che testimoniano la presenza del mandolino a Cremona sono costituiti dai disegni, forme e modelli provenienti dalla bottega del celeberrimo liutaio Antonio Stradivari  (1644-1737). Pare verosimile ipotizzare che tali strumenti trovassero la loro propria collocazione presso i «nobili dilettanti» di mandola e mandolino del Ducato di Milano, Repubblica Veneta, Regno di Sardegna e Stato Pontificio. Il primo manuale didattico per mandolino in lingua tedesca Anweisung fur die mandoline für kennen zu leren (Lipsia, 1805) di Bartolomeo Bortolazzi (1772-1820) fornisce addirittura la definizione di «mandolino cremonese o bresciano»


Ma, solamente verso la fine del XIX secolo il mandolino trova in Cremona il proprio centro di irradiazione musicale. Per circa cinquant’anni i mandolinisti cremonesi del Circolo Filodrammatici hanno rappresentato uno dei massimi livelli artistici, vincendo tutti i concorsi per orchestre a plettro in Italia e nel mondo; come rivela oggi un’ampia documentazione oggi conservata presso l’archivio della Società Filodrammatica Cremonese


Le figure di musicisti come Giovanni Francesco Poli, Michele D’Alessandro, i fratelli Giuseppe ed Ettore Denti, i fratelli Pietro, Giovanni ed Ettore Feroldi, Oreste Riva, Andrea Gnaga, Umberto Sterzati, Giuseppe Anelli, Giovanni Vailati, le associazioni come il Circolo mandolinisti e mandoliniste Filodrammatici, il Circolo mandolinistico Euterpe, il Circolo mandolinistico giovanile, l’Orchestra a plettro G. F. Poli, il Circolo mandolinistico del Zaccaria, l’Estudiantina di Casalmaggiore, il Quartetto a plettro di Castelleone, il Circolo mandolinisti di Crema, costituiscono solo una parte di quell’immenso patrimonio musicale cremonese. 


Cremona, almeno sino al secondo Dopoguerra, è sempre stata al centro di forti fermenti culturali, nella fattispecie musicali. Pensiamo, oltre che alla liuteria, al teatro dell’opera, alla banda, ai mandolinisti, ai fisarmonicisti, alla fiorente attività organaria ed organistica, al pianoforte.



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