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lunedì 9 aprile 2012

VIERNE il quadro e la cornice – giornata di studio sul grande organista francese








Mercoledì 18 aprile 2012

Sala Respighi del Conservatorio 
“G. B. Martini” di Bologna


ore 10.30-13 e 15.30-17.30

Una giornata di studio sul grande organista francese e il suo mondo fra Otto e Novecento
a cura di Piero Mioli


Interventi
Arturo Sacchetti, La creatività di Vierne in riferimento all’arte organaria del suo tempo
Diego Innocenzi, La musique vocale sacrée en France au temps de Vierne
Massimo Nosetti, La forma della sinfonia per organo e il fondamentale sonatismo di Vierne
Attilio Piovano, Pièces de fantaisie all’organo
Michele Bosio, Vierne tra liturgia, organo e canto


Francesco Tasini, L'«Esthétique de l'orgue» (1923) di Jean Huré, specchio delle tendenze organologiche nella Francia del primo ’900
Andrea Macinanti, L’edizione Bach / Vierne. Tra didattica e prassi esecutiva
Giuseppe Clericetti, Vierne memorialista (e il maestro Widor)
Piero Mioli, Dalla bibliografia: Widor, Bossi, e Vierne?



La figura di Louis Vierne, nota in Italia sicuramente agli organisti ma meno a musicisti di altra estrazione culturale, merita assolutamente una focalizzazione di interesse, segnatamente nella città e nel Conservatorio di Bologna, storicamente attenti alle nuove esperienze compositive di tutti i periodi storici e in particolare alla musica strumentale a cavallo fra il XIX e XX secolo, in controtendenza con l'imperante e preponderante interesse nazionale per l'opera. Non a caso compositori che a questo scopo hanno dedicato la loro vita hanno dato il loro contributo alla vita musicale della città e del suo liceo musicale; basti citare, fra i tanti, i nomi di Ferruccio Busoni, Giuseppe Martucci, e Marco Enrico Bossi. Quest'ultimo può senz'altro essere affiancato in modo particolare a Vierne, in quanto di poco distante come periodo di attività e molto vicino a lui per linguaggio e, ovviamente, interesse per la produzione organistica.